
Mancherebbero quello che documentano i movimenti dell’auto di Veronica Panarello che oggi non era a Palazzo di Giustizia. La difesa prova a rilanciare
RAGUSA – Mancano le immagini che mostrerebbero l’auto sulla quale avrebbe viaggiato Veronica Panarello quel 29 novembre del 2014, quando venne trovato morto il piccolo Loris Stival, nel canalone alle porte di Santa Croce Camerina? Ne è sicura la difesa. E lo ha dichiarato il legale di Veronica Panarello, la mamma di Loris, in carcere all’8 di dicembre con l’accusa di avere ucciso il figlio. Questo, secondo l’avvocato Francesco Villardita, è quello che sarebbe emerso questa mattina, durante l’incidente probatorio in tribunale a Ragusa, davanti al giudice Claudio Maggioni. L’atto prevedeva il deposito della perizia relativa l’acquisizione delle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza pubblici e privati, che potrebbero fare luce sul delitto. II perito nominato dal Giudice, è Luca Losio e stamattina ha depositato la relazione sui video. Oggi alla signora Panarello non è stato permesso di essere presente in aula. L’avvocato della difesa, ovviamente, vede l’occasione di dimostrare che la sua assistita, con il delitto non c’entra. Non è stata ancora trovata l’arma –anche se le fascette per stringere i cavi elettrici trovate a casa Stival, sono compatibili ai segni riscontrati sul collo del bambino-. E nessuna notizia dello zainetto che Loris indossava per andare a scuola. Oggi, si è conclusa la fase dell’acquisizione delle immagini; ma le indagini sono ancora aperte. Entro l’8 dicembre, ad un anno esatto dall’arresto di Veronica Panarello, dovrà essere fissata la data per la prima udienza, con la richiesta di rinvio a giudizio della donna