
Ressa per le vaccinazioni
CATANIA – Centri per la vaccinazione anti-morbillo presi d’assalto a Catania. Diverse decine i pazienti, allarmati per le ripetute notizie relative ai contagi del virus ed ai decessi, tra cui un neonato di 10 mesi, si stanno recando nei 9 centri disponibili anche per chiedere informazioni. Le file iniziano alle 7 del mattino con i sanitari che cercano di soddisfare le tante richieste. File vengono segnalate anche negli ambulatori disseminati nella provincia etnea, in totale 62. Ieri a Palazzo degli Elefanti la riunione voluta dal sindaco Bianco con l’assessore regionale alla Salute Razza e i direttori generali delle aziende sanitarie allo scopo di coordinare ogni intervento per migliorare la capacità di controllo della situazione e per incentivare la vaccinazione. Il principio di base è stato quello di avere uno screening dettagliato per categorie di coloro i quali sono stati sottoposti a vaccinazione. Nella comunicazione delle vaccinazioni risulta fondamentale la figura del medico di famiglia. Ribadita anche la necessità di far scattare la legge Lorenzin sull’obbligatorietà dei vaccini qualora i non vaccinati non rispondessero all’invito. L’obbligo ha consentito di fare aumentare la percentuale dei vaccinati, tuttavia chi è oggi a rischio si trova in una fascia di età tra i 20 e i 40 anni. Ecco perché la Regione ha disposto che le Asp possano vaccinare in esenzione ticket. La maggior parte dei casi di morbillo può essere trattata a casa. In questi casi, definitivi “lievi” il personale del Pronto Soccorso invierà una prescrizione standard al medico di famiglia il quale avrà il compito di prestare le cure necessarie.