
CATANIA – Dilaga la protesta di alcune categorie colpite dal nuovo Dpcm firmato dal premier Conte.
Tra i settori che temono il tracollo per le varie restrizioni c’è quello “wedding ed eventi” che conta 1 milione di occupati. Il grido di allarme arriva dal movimento spontaneo Italian Wedding Industry, partito dalla Sicilia e divenuto poi nazionale grazie all’impegno di Barbara Mirabella, esperta del settore, e di alcuni imprenditori. Le perdite di fatturato si aggirano sui 10 miliardi e mancano gli strumenti necessari per affrontare un’altra crisi economica. L’intera filiera ha bisogno di aiuto per evitare l’ecatombe del comparto che vede la Sicilia tra le regioni più interessate. Il movimento, già da marzo, ha chiesto invano un tavolo di confronto. Il settore ritiene di potere garantire le norme anti covid necessarie per organizzare matrimoni con la partecipazione di più di 30 persone, numero ad oggi consentito.